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Reflusso gastroesofageo: strategie utili per limitare i fastidi

PREVENZIONE

La digestione si è trasformata in un tormento a causa di un'acidità di stomaco che causa bruciore e dolore, avvelenando le ore successive al pranzo o alla cena? Potrebbe trattarsi di un problema di reflusso gastroesofageo, un disturbo piuttosto

diffuso, ma anche di una condizione che si può tenere sotto controllo o, meglio ancora, prevenire modificando certe cattive abitudini. Ecco come riconoscere i sintomi e come ottenere un rapido sollievo.

La causa

Il disturbo è provocato dal passaggio di succhi gastrici “sfuggiti” allo stomaco, che risalendo in gola irritano la mucosa dell'esofago, il canale che collega la bocca con lo stomaco. Colpa di una cattiva tenuta del cardias la valvola la posta sotto diaframma che mette in collegamento entrambi gli organi e che di solito il flusso degli acidi durante la digestione. Se il cardias non si chiude completamente, ciò che resta del cibo contenuto nello stomaco, misto agli acidi digestivi, risale verso l'alto, irritando le pareti dell'esofago.

Cosa fare subito

Prima ancora di ricorrere ai farmaci, che agisce sui sintomi, è importante prevenire il flusso curando innanzitutto la dieta perché non di rado il disturbo è soprattutto frutto di

mesi, se non addirittura di anni, di abitudini alimentari sbagliate.

Il che significa evitare o perlomeno ridurre il più possibile, soprattutto a cena, quegli alimenti che favoriscono le crisi di reflusso, come fritti e grassi, formaggi stagionati (ma anche freschi a pasta molle), condimenti piccanti, oltre agli “insospettabili” come pomodoro crudo, agrumi (ad eccezione del limone, che viene considerato un alcalinizzante utile per compensare l'acidosi tipica del reflusso), frutta secca, menta. E poi caffè, cioccolato e bibite gassate.

Se il disturbo non passa

Allora è possibile ricorrere in prima battuta a gastroprotettori come quelli a base di alginato di sodio. Questa sostanza interagisce con i succhi gastrici, formando un gel protettivo su esofago e stomaco che possono causare l'infiammazione delle mucose per qualche ora. Anche se si tratta di farmaci senza obbligo di prescrizione, per essere sicuri circa la loro corretta assunzione, è preferibile chiedere prima consiglio al proprio medico.

Soluzioni naturali per il reflusso

Ai farmaci è possibile affiancare rimedi naturali, come quelli fitoterapici e omeopatici, in grado di ristabilire l'equilibrio e correggere le cause alla base del disturbo. Particolarmente consigliato per flusso è il macerato glicerico di Ficus carica, che può davvero utile principalmente nelle fasi acute dei sintomi. Grazie alle proprietà degli enzimi presenti nelle sue gemme, il fico comune ha un'azione molto specifica sullo stomaco in quanto ne normalizza le contrazioni, migliora la motilità del cardias, riduce l'eccessiva secrezione dei succhi gastrici, attenua l'iperacidità e allevia i bruciori. Utilizzato prima dei pasti stimola la funzione digestiva contrastando il reflusso. Se poi l'iperacidità si manifesta di notte, per calmare il bruciore e stabilizzare l'equilibrio acido-basico dello stomaco è utile l'argilla, da assumere sciolta in acqua prima di coricarsi. Anche alcuni prodotti omeopatici possono, in formulazioni specifiche, stimolare l'apparato gastrico e ridurre gli spasmi, limitando il reflusso. 


Fonte:

Alphega magazine