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Edera contro gambe gonfie e cellulite

SANA ... PIANTA

Nell’antichità greca era considerata un simbolo divino: l’edera era affiancata dalla mitologia a Dioniso, di cui assunse tutte le connotazioni, emblematizzando passioni e amore. Ma già da allora questa pianta rampicante diffusissima in tutta Europa è stata anche utilizzata dalla medicina popolare per varie proprietà. Tra queste quelle espettoranti - dovute alla fluidificazione delle secrezioni catarrali a opera delle saponine in essa contenute - sono tuttora utilizzate per trattare bronchiti e tosse, disturbi per i quali risultano utili anche le sue attività antinfiammatoria e antimicrobica. Le saponine conferiscono però all’edera anche una certa tossicità, che con i frutti può divenire significativa, ed è tale da sconsigliare l’uso quanto meno in gravidanza, allattamento e in caso di gastriti e ulcere gastriche.

Più sicuro è l’uso esterno, nel quale può essere utilizzata anche l’azione blandamente irritante della pianta, che favorisce la risoluzione di ulcerazioni e ferite infette a lento decorso.

La capacità di moderare la sensibilità dei nervi periferici rende l’edera utile contro nevriti, nevralgie di origine reumatica o gottosa, indolenzimento dei piedi.

La pianta si utilizza anche per ravvivare il colore dei capellii e, applicata al seno di una puerpera, per arrestare la secrezione lattea.

Ma soprattutto l’edera trova impiego, per il suo effetto vasocostrittore e drenante, nel ridurre il gonfiore alle caviglie, e per le proprietà astringenti e antinfiammatorie contro la cellulite.

COME SI USA

Per uso interno, infuso: mezzo cucchiaino da tè di foglie in una tazza, da consumare durante una giornata.

Per uso esterno, cataplasma: far bollire 20 grammi di foglie fresche in un litro di acqua per 10 minuti, poi amalgamare il liquido con argilla, formando una pastella semiliquida; aggiungere un cucchiaio di sale marino grosso e lasciar riposare per un’ora. Si può applicare sulle gambe e sui glutei.


Fonte

Alphega magazine 4/22

lug-ago 2022