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Chili di troppo: un problema non solo estetico

PREVENZIONE

Un peso non adeguato, perché eccessivo o troppo scarso, è non soltanto un problema estetico, ma anche e soprattutto un rischio per la salute. Il sovrappeso è spesso associato a patologie quali quelle cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione, alcuni tipi di cancro e altre malattie croniche come quelle osteoarticolari: tanto maggiore è il grasso in eccesso, tanto più alto è il rischio. Alcuni tipi di distribuzione del grasso corporeo sono poi più dannosi: il tessuto adiposo localizzato nella regione addominale, in particolare quello viscerale, si accompagna a un più elevato rischio per la salute rispetto a quello localizzato sui fianchi e sulle cosce.

Problema non meno grave quello della magrezza; infatti, quando le riserve di grasso sono eccessivamente ridotte e non si introduce sufficiente energia con il cibo, l’organismo, per far fronte alle necessità, è obbligato a intaccare muscoli e organi interni: molte funzioni metaboliche ed endocrine vengono compromesse, aumenta il rischio di irregolarità mestruali, di infertilità, di osteoporosi e diminuisce anche la resistenza alle malattie infettive.

Ecco perché è importante mantenere il peso entro la normalità  e a questo puntano le regole di comportamento delineate dal Centro di ricerca su alimenti e nutrizione del CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura.

• Controllare il peso all’incirca una volta al mese, facendo attenzione alle eventuali variazioni.

• Qualora si sia sottopeso o sovrappeso consultare il medico per valutare le condizioni cliniche, effettuare accertamenti diagnostici e ricevere opportuni suggerimenti. • Sforzarsi di mantenere il proprio peso entro i limiti normali o di riportarlo gradualmente alla normalità, eventualmente facendosi seguire da specialisti, con una adeguata esperienza in nutrizione.

• In caso di sovrappeso:

ridurre le ‘entrate’ energetiche mangiando meno e preferendo cibi a basso contenuto calorico e

che saziano di più, come frutta e verdura; distribuire

opportunamente l’alimentazione lungo tutto l’arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve essere trascurata.

• Aumentare le ‘uscite’ energetiche (riquadro nella pagina successiva) svolgendo ogni giorno attività fisica: si bruciano calorie non solo con lo sport ma anche con il camminare, il salire e scendere le scale, lo svolgere piccoli lavori domestici eccetera (tabella nella pagina successiva).

• Evitare le diete molto drastiche del tipo ‘fai da te,’ quasi sempre squilibrate come apporto nutritivo


(per esempio, le diete monocibo e quelle quasi totalmente a base di proteine) o esageratamente severe (come quelle basate su sostituti dei pasti o su digiuni e semi-digiuni prolungati): possono essere dannose per la salute se seguite per periodi protratti. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti i cibi in maniera equilibrata.

• Se si deve dimagrire, più che concentrarsi in maniera ossessiva sui chili di peso indicati dalla bilancia, porsi come obiettivo la riduzione della massa grassa (il tessuto adiposo, che nell’uomo è il 15-20% del peso corporeo e nella donna il 20-30%) in favore di quella magra (liquidi corporei, muscoli, scheletro, visceri eccetera). La massa grassa si distingue in: grasso essenziale (necessario per il normale funzionamento dell’organismo e presente nel midollo osseo, negli organi, nella mammella, nel sistema nervoso, per circa il 3-5% del peso corporeo negli uomini e l’8-12% nelle donne) e grasso di riserva, depositato sotto la pelle, nei muscoli e in sede viscerale (attorno agli organi interni): è quest’ultimo il più pericoloso, potendo influenzare varie funzioni dell’organismo in senso negativo (infiammazione, rischio di trombosi, insulino-resistenza); per questo è importante la circonferenza della vita. 


Fonte

Alphega magazine 3/22