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Tarassaco, un toccasana contro la ritenzione idrica

SANA ... PIANTA

Conosciuto con decine di nomi, alcuni dei quali relativi a una fase, altri al suo sviluppo. Il tarassaco è noto come cicoria selvatica e dente di leone per via della forma delle foglie quando è solo erbaceo, girasole dei prati invece quando fiorisce, o ancora soffione quando fruttifica.

A volte neanche ci si rende conto che è sempre la stessa pianta, un’erba spontanea un po’ ovunque che ha usi alimentari ma anche officinali, antichi sia nella medicina popolare occidentale sia in quella cinese.

Se in passato lo si usava per scopi tra cui il trattamento della gotta e dei disturbi reumatici, oggi si sfrutta un’altra azione nota alla medicina popolare, quella di stimolare la secrezione della bile e lo svuotamento della cistifellea, attività per la quale il tarassaco trova indicazione quando occorra una generale depurazio ne dell’organismo, per esempio in seguito a diete squilibrate e ricche di grassi, in caso di lieve eccesso di colesterolo, iperglicemia ed iperazotemia; inoltre nelle difficoltà digestive dovute a una ridotta produzione di bile o a un rallentato svuotamento della cistifellea.

L’azione principale è però quella diuretica, per la quale il tarassaco risulta utile nel trattamento della ritenzione idrica, anche quale fattore che favorisce la cellulite.

Uno studio ha valutato il potenziale terapeutico della pianta, poi, nel trattamento dei calcoli urinari, mostrando un effetto benefico probabilmente riferibile, oltre che all’azione diuretica, a un’attività blandamente antimicrobica. Accertate anche azioni analgesica, antinfiammatoria e antiulcera.

Come si usa: 

Dosi medie giornaliere: pianta intera essiccata, tagliata o polverizzata: 3– 4 g tre volte; decotto: 3– 4 g di pianta intera fatta bollire in 150 ml di acqua; infuso: 1 cucchiaio di pianta intera in 150 ml di acqua bollente; estratto secco 4:1 (pesa 1/4 rispetto alla pianta): 0,75-1,0 g; estratto fluido 1:1 (ogni grammo della pianta in 1 ml di acqua): 3-4 ml; tintura 1:5 in alcool al 45%: 5– 10 ml tre volte.


Fonte:

Alphega Magazine 3/22